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Ho passato queste vacanze Pasquali a casa: mio figlio e le cucciole in montagna ma con la possibilità di un passaggio di un paio di giorni da Milano; S. in giro; gli altri amici un po’ di qua e un po’ di là. Per cui un sacco di televisione:

su Netflix “Maid” che è una bellissima storia di una madre single con una bimba piccola che si deve arrabattare per sopravvivere facendo la donna delle pulizie;

“The Good Doctor”: un ragazzo autistico con stratosferiche abilità diagnostiche alle prese con un mondo di “normali” che alla fine tanto normali non sono.

E poi anche un paio di libri easy:

“Una poco di buono“, una raccolta della Bartlett, con i soliti Petra Delicado e Fermin Garzón alle prese con sei indagini apparentemente irresolubili, frammentate da considerazioni sulla vita e da indimenticabili mangiate;

poi “Il magico studio fotografico di Hirasaka” di Sanaka Hiiragi, libro che è della stessa collana del “Ristorante Kamogawa“ in cui si racconta di questo straordinario fotografo che accoglie le anime dei morti e fa loro rivivere attraverso delle loro foto tutti gli anni della loro vita prima di indirizzarli verso una nuova destinazione.

Poi, in cucina, ho provato il seitan e il tofu per la gioia dei miei amici vegetariani e vegani: sapori abbastanza cartoneggianti ma una alternativa al capretto o all’agnellino che comunque non avrei saputo come cucinare.

Insomma una roba un po’ da eremiti ma con delle punte di intenso colore emotivo come quando in uno degli episodi di “The Good Doctor“ si faceva riferimento al periodo del COVID e mi sono tornati in mente quei giorni in cui il nostro mondo è stato completamente stravolto, o quando, andando a ritirare “La domenica Quiz” mi sono imbattuto in uno scoiattolo che correva sul bordo di una recinzione, o quando ho disegnato con la mia cucciola piccola che usa sei tubetti di colore per creare due linee uniformi intitolate “Tramonto”; e poi lo strano cordoglio per la morte di Papa Francesco.

Insomma vacanze Pasquali strane, interpuntate da cose piccole ma appaganti le mie; spero che le vostre siano state intense e piene di momenti colorati per la vostra anima.

Buon ritorno alla normalità di dazi, guerre, conclavi; ma non importa: fra poco ricomincia “L’ isola dei Famosi”.