Lo sciacallaggio politico di Bibbiano
Ricordate Bibbiano? Lo scandalo scoppiato quattro anni fa nell’”Emilia rossa” sui presunti abusi della gestione dei minori che avrebbero compiuto le istituzioni sociali di quel Comune e della Val d’Enza? Luigi Di Maio, allora tra i leader dei 5Stelle diceva “non voglio aver nulla a che fare con il PD che toglie i bambini alle famiglie con l’elettroschok per venderseli”. E Salvini prima delle elezioni regionali era andato a fare un comizio a Bibbiano tenendo in braccio un bambino. La Meloni si fece fotografare sotto l’indicazione stradale del paese con la faccia truce tenendo tra le mani un cartello.
Quegli interventi avevano il sapore di caccia alle streghe o, ancora peggio, di uno sciacallaggio elettorale in prossimità delle elezioni regionali. Poi Di Maio, da alleato del capo della Lega è andato al governo insieme al PD per ben due volte. Oggi questo giovane politico è il rappresentante speciale dell’Unione Europea per il Golfo Persico. Mi viene subito da pensare al detto napoletano “a fess’ in mano a e creature”.
Tornando allo “scandalo dei bambini”, l’assoluzione da tutte le accuse dello psicologo Claudio Foti, uno degli indagati, emessa nei giorni scorsi dalla Corte d’Appello di Bologna, ha riportato alla ribalta tutta la vicenda, ma gli indignati di quattro anni fa – Di Maio, Salvini e Meloni – adesso tacciono. Ha rotto il silenzio Matteo Renzi rivolgendosi alla prima ministra: ”A che ora intende chiedere scusa per lo sciacallaggio di quattro anni fa su Bibbiano?”.
Immediatamente dopo la sentenza di assoluzione, ha parlato anche lo psicologo Foti titolare dello studio torinese di psicoterapia “Hansel e Gretel”. Con le lacrime agli occhi ha subito dichiarato ai giornalisti: ”Hanno vinto la giustizia e la verità dopo quattro anni di gogna”. E gogna è stata. Condannato in primo grado nel 2021 a quattro anni di reclusione per “lesioni psicologiche dolose gravissime e abuso di ufficio”, era stato anche accusato di essere apparso davanti ai bambini travestito da lupo; un ristorante di Reggio Emilia lo aveva cacciato. Lo addolorano le conseguenze dovute allo sciacallaggio politico e mediatico: “Tutto il mio lavoro di decenni è andato distrutto”, ha dichiarato a un’intervista concessa a La Stampa. Adesso chiede la sua riabilitazione culturale e afferma che si batterà perché tutti coloro che hanno raccontato bugie sul suo lavoro ne rispondano.
Intanto nel Tribunale di Reggio Emilia continua il processo contro 17 imputati tra i quali il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, sui quali pendono gravi accuse. Le indagini portate avanti dalla procura del capoluogo con il nome “angeli e demoni”, porterebbero a un giro di affari sulla pelle dei bambini allontanati dai genitori per essere dati in affido. Ma la popolazione del paese è quasi tutta dalla parte del sindaco. Saranno i giudici a trovare la verità. Intanto su tutta questa vicenda domina il silenzio assordante del Partito democratico.
Foto: Di Maio in posa per la campagna scandalistica