La setta
Ben tornati a tutti quanti.
Vi siete divertiti durante queste vacanze?!
Io ho notevolmente aumentato il mio tasso del colesterolo e, soprattutto, quello glicemico, un po’ per i dolci e un po’ per la sfilza di film di Natale che ho visto, sapete, quelli che alla seconda scena si capisce già come va a finire?!
Detto questo, passiamo al libro: avevo anticipato che vi avrei raccontato dei “seguiti“ di libri di cui, in passato, avevo già parlato e, infatti, questa settimana parliamo di “La setta“ scritto in collaborazione tra la scrittrice svedese di thriller Camilla Läckberg – trenta milioni di libri venduti in tutto il mondo – e il mentalista di fama mondiale Henrik Fexeus.
I personaggi che troviamo sono gli stessi di quelli del primo libro di questa trilogia, “Il codice dell’illusionista“. I due protagonisti principali, Mina, l’ investigatrice, e Vincent, il mentalista, sviluppano, qui, quell’attrazione che si era già manifestata, potente, nella storia precedente ma vi è anche una maggiore definizione nelle singole storie; si va più a fondo in ogni personaggio e questo avviene anche per i comprimari, i detective compagni di Mina e per le tre nuove figure, di cui, però, non vi rivelerò nulla.
La storia che inizia con il rapimento di un bambino, poco a poco si srotolerà in una intricatissima caccia ad una setta che oltre che essere irrintracciabile, lascia, beffardamente, degli indizi che solo l’abilità di Vincent riuscirà a decifrare. Il finale è fantasmagorico, sono certo che ne faranno un film, ma, ovviamente, non ve lo posso anticipare.
Un libro assolutamente da leggere se siete amanti dei thriller e degli scacchi. Unico problema: con i ringraziamenti e lo schema del cavallo sulla scacchiera fa 763 pagine: più di una volta, mentre lo leggevo a letto, mi è capitato di assopirmi e vi assicuro che “La setta“ sul naso non è un gran risveglio!
Buona lettura e, già che ci siamo, buon 2024.
Copertina: nostra elaborazione con foto di Enrique Meseguer da Pixabay e cavallo Depositphotos
