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Il figlio sbagliato

Tempo di lettura: 2 minuti

Il libro di questa settimana è il frutto di un fraintendimento e anche del fatto che non ci sono più i librai di una volta, tipo Meg Ryan in “C’è posta per te”: avevo appena letto e commentato il primo thriller della trilogia del Mentalista di Camilla Läckberg, la famosa scrittrice svedese di libri gialli, trenta milioni di copie vendute in sessanta paesi, e stavo cercando il secondo e il terzo perché il primo mi aveva molto intrigato; il libraio a cui mi ero rivolto mi ha portato nella zona dove stavano i libri della Läckberg e con sicurezza mi ha dato il secondo poi, prendendone uno con la fascetta in copertina, mi ha dato quello che, secondo lui, era il terzo; arrivato a casa mi sono accorto che il libro era sì nuovo ma non della trilogia, per cui l’ ho lasciato in fondo alla pigna dei libri da leggere fino a qualche giorno fa quando, oramai, era l’ ultimo rimasto.

Il libro:

Il figlio sbagliato” fa parte di un’altra serie della Läckberg che vede come protagonisti Erika Falck, scrittrice di libri gialli e il marito Patrik Hedström che guida un gruppo di investigatori della polizia. La storia si svolge in parallelo in due posti e due tempi diversi: ai giorni nostri a Fjällbacka che è una piccola località turistica della Svezia sud-occidentale dove, tra l’altro, è nata la Läckberg e nel 1980 a Stoccolma. A Fjällbacka, due giorni prima di una sua mostra, viene ucciso Rolf Stenklo, un famoso fotografo, e subito dopo il figlio e i nipoti di Henning Bauer, un celebrato scrittore candidato al premio Nobel. A Stoccolma si racconta la vita di Lola, un transessuale padre di Pytte una bimba di sei anni. Le indagini di Patrik e di Erica porteranno ad un finale che unirà le due storie con un collegamento inaspettato.

443 pagine intriganti e piene di descrizioni dei caratteri fatte magistralmente.

Da leggere soprattutto da chi ama la buona letteratura gialla.

Buona lettura.

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