La sarta di Parigi
E così, cloppin cloppan, siamo arrivati a compiere un anno di vita: era il 19 di maggio del 2023 quando è uscito il primo numero di “Il resto delle parole”. Il mio pezzo era su “Violeta” dell’ Allende e ricordo ancora con quanto timore avevo scritto quelle poche righe di commento. Quarantasette articoli dopo eccomi di nuovo a scrivere di un ennesimo libro appena letto con la speranza che serva da buon consiglio per qualcuno dei miei lettori.
Il libro:
“La sarta di Parigi”, edito in Italia dalla Mondadori, è l’ opera prima di Georgia Kaufmann una scrittrice inglese che si definisce, però, cittadina del mondo essendo nata, a suo dire, su di un treno che attraversava l’ Europa.
La storia:
È il 1991 a New York e Rosa, una affermata stilista ed imprenditrice, si sta preparando per un incontro che lei definisce il più importante della sua vita; mentre questo avviene, racconta ad una misteriosa interlocutrice, la cui identità verrà svelata solo nelle ultime pagine, la storia della sua vita.
Il racconto, che parte durante l’occupazione nazista del Sud Tirolo, vedrà la nostra protagonista, giovanissima e di bell’aspetto, abusata da un militare tedesco che la metterà incinta. Costretta a fuggire per evitare le conseguenze di questo fatto, si recherà dapprima in Svizzera dove darà alla luce un bambino, poi, lasciatolo in custodia da una famiglia amica, arriverà a Parigi dove, con il duro lavoro e molta fortuna, diventerà l’assistente di Dior.
Da questo momento in poi la sua vita sarà un continuo successo che la porterà in Brasile prima e poi a New York. Mentre tutto ciò avviene vi sono anche delle figure maschili che si intrecciano con la sua vita creandole delle girandole di passioni ma, nonostante gli amori ed i successi rimane sempre un irrisolto che si dipanerà solo nell’ ultima parte del racconto.
Un libro coinvolgente che si legge, nonostante le 412 pagine, tutto di un fiato, dando, oltretutto una visione panoramica di cinquanta anni di storia mondiale.
Assolutamente da leggere per chi ama le storie ben scritte.