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La Testimone, film segreto iraniano

Tempo di lettura: 2 minuti

La testimone è un film iraniano di Nader Saeivar scritto con Jafar Panahi, che l’ha anche montato; è stato girato in clandestinità a Teheran. Racconta le vicende di un’anziana signora (Tarlan) sua figlia adottiva (Zara) e la nipote.

Zara gestisce una scuola di danza e spesso non indossa il velo (in una scena è in macchina con i capelli sciolti e viene redarguita da una donna pronta a denunciarla). Il marito (Solat) è un uomo potente e violento. L’uomo può permettersi di picchiare la moglie poiché la società e lo Stato sono con lui. Per lui le donne devono essere obbedienti, sottomesse e non possono decidere delle proprie vite. Inoltre, l’uomo ha ottenuto un ruolo politico e non può permettersi di avere in famiglia persone con comportamenti liberali.

Le numerose liti tra i coniugi degenerano spesso in violenze fisiche (la donna ha spesso lividi) e culminano nell’uccisione di Zara. Il femminicidio verrebbe insabbiato se non ci fosse Tarlan che denuncia l’uccisione alla polizia.

Ma una donna, sindacalista delle insegnanti, già imprigionata in passato per ribellione, e con un figlio appena rilasciato dalla prigione grazie al potente marito di Zara, cosa può fare? Con paternalismo, minacce e ricatti affettivi tutti la “sconsigliano” vivamente di proseguire con la denuncia e la testimonianza.

Tarlan non desiste, finge di farlo, finché un giorno riesce a entrare nella casa di Zara e incontrare la nipote. C’è anche Solat che si appresta ad andare al lavoro, si crea l’occasione perché la donna si faccia giustizia da sé, ma la nipote a passo di danza la esonera da questa responsabilità: se la assume lei.

Con un finale poetico vendica la madre attraverso un gesto di protesta pubblico come quelli che hanno fatto seguito alla morte di Masha Amini.

Ispirato a fatti realmente accaduti, La testimone mostra il volto violento e le conseguenze psicologiche della vita in un regime, l’isolamento di chi cerca giustizia e allo stesso tempo la ribellione femminile che serpeggia tra le generazioni.

Rilevante la magnifica interpretazione di Maryam Boobani (Tarlan) che anche nel silenzio parla con lo sguardo.

Da sottolineare che le attrici hanno recitato senza indossare l’hijab e perso così il permesso di proseguire la carriera nel cinema iraniano.

Il film ha ottenuto il Premio degli Spettatori nella sezione Orizzonti Extra a Venezia 2024.

Trailer ufficiale del film:
https://www.youtube.com/watch?v=7oXftJ0TyVg

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