L’azzurrite
Voglio premettere, a scanso di equivoci, che non sono un impallinato New Age che rifiuta la medicina tradizionale e si cura solo con la cromoterapia, con l’ayurveda o con l’omeopatia; la mia farmacia è piena di medicine allopatiche per il colesterolo, la pressione, il diabete e quant’altro, tutta roba con nomi che finiscono in ina, lolo o artan.
Dico questo perché quanto sto per scrivere potrebbe sembrare un poco da fuori di testa. Il punto è che un mesetto fa’ mi è partita una epicondilite che a tirare su un cucchiaio c’era da urlare. Ho un sacco di amiche medico che si sono prodigate a darmi consigli sul come farmi passare questo malanno. Prova questo, prova quello, ma, nel frattempo, il dolore non passava. Poi, un giorno, mi sono ricordato che anni prima, dopo un brutto servizio a tennis, avevo avuto lo stesso problema e le stesse amiche medico che mi avevano dato gli stessi rimedi inefficaci e che poi avevo risolto a modo mio: cristalloterapia. Avevo fatto un corso più che altro perché c’ era una tipa che partecipava che mi aveva suscitato un certo interesse.
Alla fine dei tre giorni avevo comperato qualche pietra, dei cristalli e un libro La cristalloterapia di Donata Secchi e José Ciaccio. È un libro che, per chi fosse interessato all’argomento, fa un elenco di tutte le pietre e i cristalli associando a ciascuno il disturbo che può in qualche modo lenire. Al tempo del brutto servizio a tennis, dopo averle provate tutte per un paio di mesi, ho consultato il succitato libro e il responso è stato “Azzurrite”. Che ci crediate o no nel giro di qualche giorno il dolore era passato.
Come sempre mi accade in queste circostanze in cui avvengono cose inaspettate, ne ho preso atto e me ne sono dimenticato. Sino all’altro giorno, quando ho ritirato fuori l’ Azzurrite e magia delle magie il dolore è notevolmente diminuito se non quasi del tutto scomparso. So che si può addurre l’effetto placebo o quant’altro, però, due su due, incomincia a fare storia. Per cui come al solito dico: Provate. Di sicuro male non fa e, comunque, vi potete passare qualche minuto di rilassamento.
La tecnica
Sdraiati supini (va bene anche il letto con il cuscino tolto) tenete l’ azzurrite nella mano opposta all’arto che dovrete trattare; fate una decina di inspiri-espiri prolungando, ogni volta, la durata dei medesimi. Quando la vostra mente si sarà quietata, concentrate la vostra attenzione sul punto del dolore e con l’azzurrite passate sulla parte dolorante tenendo la pietra a uno/due centimetri. A questo punto, se sentite sulla pelle una leggerissima vibrazione, fate un movimento, come se steste pettinando quella parte, portando via ad ogni passata un po’ del dolore. (Se non sentite nessuna vibrazione, nessun bzz, lasciate perdere, andate in farmacia e provate con il Reparil gel o con il Lasonil).
P.S.: per problemi alla gola provate, con la stessa tecnica, l’agata blu.
Foto di Nika Akin da Pixabay con azzurrite