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Le ho mai raccontato del vento del nord

Tempo di lettura: 2 minuti

Ero di nuovo arrivato alla lettura delle tolline della Simmenthal, avevo addirittura rispolverato, nel senso che era veramente pieno di polvere, un libercolo di una casa editrice sconosciuta su di un paio di interviste, improbabili e fumose, a Carlos Castaneda, ma, soprattutto il fatto che stavo per partire per una vacanza di una settimana al mare, mi ha schiodato dalla mia solita pigrizia e mi ha fatto tornare in libreria. Approfittando del prendi due e paghi uno e della mia tessera diamante ho fatto una buona scorta che spero basti per questi giorni di ozio assoluto e di niente o poca televisione. Come sempre, quando ho tanti libri nuovi, mi sono fatto una scaletta a partire da quello che più mi intriga per titolo, copertina o autore e questa volta in cima alla lista c’era quello di cui vi sto per raccontare.

Il libro:

“Le ho mai parlato del vento del Nord” di Daniel Glattauer, un autore austriaco che con questo libro ha scalato, con enorme successo, le classifiche internazionali diventando nel 2006 un best seller da cui è stato trattato un radiodramma ed un’opera teatrale.

La storia:

Immaginatevi un “C’è post@ per te” un po’ meno americano e un poco più profondo, in cui al posto di Meg Rayan e di Tom Hanks ci sono Emmi Rothner e Leo Leike. Tutto inizia con una mail di Emmi alla rivista Like per disdirne l’abbonamento. Alla terza lettera inviata senza ottenere risposta la Rothner si vede arrivare una mail di Leo Leike che la informa del suo errore di battitura dell’indirizzo. Inizia così uno scambio di corrispondenza che diventa via via sempre più frequente e soprattutto sempre più coinvolgente. Il dialogo è acuto, pieno di ironia e il fatto che nessuno conosca l’ altro fa anche scaturire delle fantasie da parte dei due. Lei si dice felicemente sposata e madre di due figli del marito, lui ha in piedi una storia che non lo soddisfa ma che continua ad avere su di lui una attrazione morbosa. L’ epistolario elettronico va avanti per oltre un anno e il coinvolgimento dei due e sempre più alto. Emmi a certo punto coinvolge Leo in un incontro con una sua amica del cuore, ma si continua a non incontrarsi, lasciando il tutto su di un piano immaginativo.
Ovviamente non vi rivelo finale che per altro non è scontato.

Un libro di duecento pagine scarse che una volta iniziato è difficile da abbandonare: Ve lo consiglio di cuore.

Buona lettura.

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