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Questa volta è stata durissima: undici stagioni, 134 episodi, 116 ore e 8 minuti; questa è la durata complessiva di “Shameless” una delle serie che si possono trovare, in questo momento, su Netflix.

È stata come la storia delle ciliegie che una tira l’ altra: dopo aver visto il primo episodio della prima stagione, sono stato preso come da una specie di delirio e di obnubilamento che mi hanno portato ha vedere tutte le 11 stagioni.

La storia
In “Shameless” si raccontano le avventure di una famiglia disfunzionale, i Gallagher, che vive nei bassifondi della zona sud di Chicago. I suoi componenti un padre e sei figli sono ammassati in una villetta di due piani, unico vero collante di questo gruppo di fuori di testa.

I protagonisti
Frank, il padre, alcolizzato, drogato, egocentrico e amorale ma dotato di un particolare carisma che gli consente di mettere in atto i suoi raggiri e le sue truffe a costo di tutto e di tutti.

Fiona, la figlia maggiore, che, sino dall’ età di dieci anni si occupa di gestire i suoi fratelli, punto di riferimento per tutti quanti, ambiziosa, ma perennemente incasinata con i suoi amori.

Lip, una specie di genio che però ha l’ autodistruzione come sua stella di riferimento e l’ alcol come suo problema.

Ian, terzogenito, omosessuale, bipolare come la madre Monica, da sempre innamorato di Mickey Milkovich, la famiglia antagonista dei Gallagher.

Debbie, cinica ed egocentrica, in cinta a quattordici anni e una bambina da crescere, diventerà saldatrice e lesbica.

Carl, quoziente intellettivo basso, maniaco delle armi, sin da piccolo, cercherà di arruolarsi nell’ esercito e diventerà un poliziotto

Liam, unico afroamericano della famiglia Gallagher a causa di una relazione extraconiugale della nonna materna, anche l’ unico ad avere un rapporto semiumano con Frank.

V e Kev i proprietari del bar “Alibi” dove si svolgono parecchie scene della saga.

Poi tutti gli altri personaggi di questo mondo di diseredati che hanno come unica legge quella di Murphy (se c’è qualcosa che può andare male è sicuro che succederà). Tutti quanti alla ricerca di un riscatto che solo in rarissime occasioni avviene.

È lo spaccato di un mondo in cui tutto è difficile perché, se è vero che il denaro non dà la felicità, è altrettanto vero che la povertà di certo non aiuta.

Da vedere se si vogliono fare due risate e magari anche una serie di riflessioni uno zic più profonde. Buona visione.