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Una giornata uggiosa

Tempo di lettura: 2 minuti

È una domenica uggiosa, dopo dieci giorni del cucco che hanno messo a dura prova la mia attitudine zen.

È incominciato di notte, con due ruote squarciate su un cordolo invisibile grazie alla viabilità biciclettistica che pervade Milano e ha reso viali modello Champs Élysées in sentieri di montagna, pure pieni di buche. Una notte insonne culminata con un’alba davanti a un gommista che non apriva mai e una lunga chiacchierata per ingannare il tempo con un conducente di autobus in sosta lì vicino.

È proseguito con una operazione complicata di un caro amico.
Poi una conferma di un intervento importante ai miei denti che per me vuole dire vecchiaia padella.
Un check al cuore dentro un tubo per quaranta minuti con un mal di reni pazzesco lenito soltanto dal suo specifico mantra (vedi il mio articolo “I sei suoni che guariscono: una tecnica taoista di autoguarigione” dell’8 luglio 2023).

Tutto questo condito da notti in bianco e da giornate appisolanti.

Fuori pioviggina, S. è a casa influenzata. Guardo la televisione.
Finisco una serie incominciata questa notte,”Echoes”: due gemelle identiche che ne combinano di tutti i colori scambiandosi le vite compresi i mariti e la figlia di una delle due. Abbastanza improbabile.

Passo a un film, “Exterritorial: oltre il confine”: è la storia di una madre ex forze speciali che, nell’ambasciata degli Stati Uniti, dove si è recata per ottenere un visto di lavoro, perde il figlio e nessuno sembra crederle. Da lì una serie di eventi con incontri e lotte all’ultimo sangue con un finale roboante.
Se vi capita, e non lo avete visto, guardatelo perché è molto intrigante.

Fuori continua a piovigginare.
Oohmmm

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