Che caldo che fa!
Durante l’estate, luglio in particolare, è facile prendere svenimenti per il caldo. La perdita di liquidi e di sali riduce il volume del sangue provocando spiacevoli sintomi, a volte anche lo svenimento o il collasso. Convinto che mi fosse accaduto qualcosa del genere, ho poi capito che il mio malessere è causato da una torrida ventata che parte dalla Svezia e arriva tra i padani.
In America, l’Agenzia governativa di studi oceanici e atmosferici (NOAA), ha comunicato che lunedì 3 luglio è stato il giorno più caldo mai registrato sulla superficie della Terra. Nel report ha aggiunto che quest’anno, dopo una lunga pausa, El Niño, fenomeno meteorologico naturale di riscaldamento della superficie dell’oceano Pacifico, sommerà conseguenze a livello globale. Insomma, sono tante le persone di scienza e coscienza che temono che la condizione di crisi climatica possa rapidamente trasformarsi in potenziale catastrofe planetaria.
Tra queste persone – di scienza e coscienza – non c’è Matteo Salvini che in vista delle prossime elezioni europee del 2024, con il suo stile soave come un’indigestione di paprika, promette di “cambiare l’Europa figlia dell’ideologia: le auto green, le bistecche green, le case green, la legna fuori legge” E spiega a chi ancora non l’ha capita: “Questo non è ambientalismo, questa è ideologia, è follia e l’auto solo elettrica è figlia o di ignoranza o di qualcuno che è al libro paga della Repubblica comunista cinese altrimenti non si spiega”.
A esser cospirazionisti come lui, verrebbe da pensare che è proprio lui, invece, ad essere a libro paga dei petrolieri, o del demonio stesso che vuole la fine di questo mondo! Il Salvini, in realtà, è uomo di grande fiuto, capace di far risuonare le sue parole nelle viscere di un elettorato pieno di cattivi sentimenti. Certo, serve sempre un nemico da odiare: gli immigrati, le ONG, i gender, le zecche rosse… ora è il momento dei green. Fateci caso. Tutto urla che non abbiamo più tempo da perdere con la crisi climatica, anche i romagnoli che son gente pratica testimoniano che mai si era vista tanta acqua in così poco tempo. Proprio questo: fenomeni estremi, ripetuti sempre più frequentemente con effetti disastrosi.
Fosse solo il nostro padano potremmo anche stare tranquilli, visto che la premier a suo modo dialoga con l’Europa per via di quelle rate del PNRR; è che il fiuto salviniano lo ha portato su una pista ben battuta da altri figuri che non promettono nulla di buono in tutta Europa. Un’area nera che tollera solo il rosso della bandiera di Putin e vede proprio negli ambientalisti un nemico ammantato di verde da schernire, odiare, disprezzare e battere con ogni mezzo propagandistico, anche falso.
In Germania l’Afd, l’estrema destra, nei sondaggi rasenta il 20% e continua a crescere popolarità basando la sua propaganda proprio sull’anti-ambientalismo radicale e sul negazionismo dei cambiamenti climatici, aggredendo i verdi proprio sui loro temi: fonti rinnovabili, fine del motore a scoppio, abbandono del carbone, etc. Goetz Kubitschek, l’ideologo della nuova destra tedesca che collega l’Afd con i movimenti neonazisti, non ritiene più i comunisti e i socialisti come principali avversari politici, bensì i verdi che definisce “Un nemico antropologico”.
in Spagna, il deputato Francisco José Contreras, figura di spicco di VOX, opponendosi alla prima legge spagnola sul cambiamento climatico, fece del sarcasmo sul riscaldamento globale affermando che potrebbe ridurre la mortalità dovuta al freddo. Un po’ come Trump che scherzò sull’innalzamento dei mari come opportunità per molti di avere una casa sulla spiaggia.
Nella civilissima Svezia, Jimmie Akesson, leader degli ex neonazisti democratici, sta spostando le sue durissime campagne propagandistiche dal tema dell’immigrazione a quelle per impedire lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
In Austria l’estrema destra, la Fpoe in grande risalita dopo uno scandalo di qualche anno fa, riscuote sondaggi intorno al 27% e punta addirittura alla Cancelleria, offrendosi come partito filorusso, xenofobo e fortemente scettico sulle politiche ambientaliste.
Insomma, sarà il caldo, sarà il clima, sarà questo strano vento cupo… ma non mi sento mica bene in questo periodo.