Musk, aspirante Grande Fratello
These judges need to go, questi giudici se ne devono andare, è la ormai nota frase che Elon Musk ha scritto su X, il social di sua proprietà (ex Twitter) comprato l’anno scorso per 44 miliardi di dollari, col rischio di un fallimento.
Quei giudici italiani, sono colpevoli secondo il magnate americano di aver irritato la sua cara amica Giorgia Meloni bloccando l’invio di immigrati in Albania.
Musk non è un comune cittadino, ma un imprenditore ultra miliardario, geniale e creativo, che ha fatto nascere dal nulla l’industria di auto elettriche Tesla e l’impresa spaziale Space X. Adesso è anche entrato in politica sostenendo Trump e appoggiando la sua candidatura con grossi finanziamenti. Verrà ricompensato dal neopresidente USA con la nomina di capo del Dipartimento dell’efficienza con il compito di “rimodernare” la macchina burocratica degli Stati Uniti.
L’alter ego di Trump
Dunque un futuro membro del nuovo governo americano, un alter ego di Trump, si è intromesso negli affari italiani. La risposta del nostro Presidente della Repubblica è stata immediata: “L’Italia sa badare a sé stessa, rispetti la sovranità italiana”.
Da parte della Meloni, primo ministro, non c’ è stata alcuna risposta ma un “assordante” silenzio pieno di significati. Il vice e latente ministro dei trasporti, Salvini, è invece intervenuto dando piena ragione al miliardario americano. Pertanto i due sovranisti hanno ignorato la sovranità del proprio Paese.
Le sentenze di Musk non si sono limitate soltanto all’Italia, ma hanno colpito anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Come un ragazzino che scrive sui muri, ha postato sul suo social la frase in tedesco “Olaf ist ein Narr” che significa “Olaf è uno scemo”.
Che cosa si può dire di questo personaggio che Trump ha definito un super genius: io lo paragonerei a un Genio malefico delle fiabe, oppure al Grande fratello del romanzo fantascientifico “1984” di George Orwell, scritto nel 1948.
Il mondo di Trusk
C’è da spaventarsi se si pensa a come potrebbe essere il mondo voluto dall’accoppiata Trump-Musk (Trusk). Lo spettacolo da loro offerto durante e dopo la campagna elettorale, non lascia spazio nemmeno a qualche previsione positiva. Dall’altra parte del mondo ci sono Putin e la Cina con tutte le sue ambiguità mentre l’Unione Europea continua ad essere assente dalla politica internazionale.
Per quanto riguarda l’Italia, Musk appare molto attento verso il nostro Paese: non è la prima volta che “spara” contro i giudici; lo aveva già fatto sempre sulla sua ex Twitter in difesa di Salvini, sotto processo per Open Arms, scrivendo: «In prigione per sei anni dovrebbe andarci quel pazzo del Pm».
L’interesse per l’Italia del miliardario non è solo emotivo, ma anche finanziario. Ci sono contatti tra il nostro governo e la sua società aerospaziale, Starlink, per la fornitura di satelliti che garantirebbero connessioni sicure per il nostro Paese ma anche la possibilità che i social di Musk lo condizionino pericolosamente.
L’ex Twitter «potrebbe diventare una piattaforma di radicalizzazione populistica attaccando i giornali e altri media», afferma il giornalista inglese Jim Waterson esperto di social media. “La X è ormai solo odio e violenza”, ha aggiunto. E siamo appena agli inizi!