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Tornate a Capalbio!

Tempo di lettura: 3 minuti

«Sono dei velleitari che fanno propaganda. Tornino a Capalbio, perché forse, chiusi gli ombrelloni, non sapevano come passare il tempo».
Questa meravigliosa dichiarazione è del senatore Maurizio Gasparri, una vita intera da politico dal Fronte della Gioventù, MSI, AN, PDL e al momento capogruppo di Forza Italia al Senato.

Genova, sopraelevata – Manifestazione con lo sciopero generale di venerdì 3 ottobre per Flotilla e la Palestina – Foto da Facebook

In tutta la vicenda della Global Sumud Flotilla, questa asserzione è forse la più chiarificatrice di come si relaziona la destra con i temi cari alla sinistra. Non c’è una legittima critica a posizioni e culture ‘altre’, ma un profondo disprezzo e dileggio delle persone ‘altre’ da se, da loro. Un’ingiuria all’essere più che al fare dell’avversario. In questo caso con tutta la volgarità e il provincialismo di un uomo piccino, sdoganato da Berlusconi, che ha pure rivestito negli anni numerosi incarichi di Stato. Il suo riferimento a Capalbio (borgo medievale della Maremma amato per il suo centro storico arroccato e le spiagge selvagge) è per le sue note frequentazioni della cosiddetta intellighenzia di sinistra: Umberto Eco, Alberto Asor Rosa, Furio Colombo, Corrado Augias e tanti altri… del passato capalbiese. Forse nessuno ha avvertito Gasparri che attualmente la località è invece molto frequentata da Vip del biscione come Maria De Filippi e Paolo Bonolis.

Bologna – Manifestazione con lo sciopero generale di venerdì 3 ottobre per Flotilla e la Palestina – Foto da Facebook

Ma come dar lui tutto il torto se addirittura la nostra Presidente del Consiglio a suo tempo, mentre la campagna elettorale volgeva al termine con sondaggi trionfali, dichiarò: «Il circolo del golf di Capalbio è preoccupato».
Fottendosene bellamente del fatto che Capalbio non è più così frequentata come un tempo e non ha mai avuto un circolo del golf. Quello che vale è il luogo comune becero e offensivo che tanto piace a quell’elettorato che ha i brividi sulla schiena a pronunciare l’espressione Radical Chic, riferito a persone che addirittura leggono qualche libro e preferiscono vedere in TV un film d’annata piuttosto che guardare Ciao Darwin o Temptation Island.

Vignetta ElleKappa – La Repubblica

Ora non aggiungerò altro al tema sotteso in queste righe, salvo una dichiarazione a commento dell’azione multinazionale di Global Sumud Flotilla. Quella di padre Antonio Spadaro, gesuita sottosegretario del Dicastero della Cultura vaticano: «Davanti a diplomazie afone, a coscienze intorpidite dall’abitudine all’orrore, al crollo dei valori sui quali i nostri padri hanno costruito le società occidentali post belliche, è in corso ora una storia nel mare d’Ulisse che ci restituisce almeno la memoria del gusto di essere umani».


Il ministro israeliano Ben Gvir insulta e dà dei «terroristi» agli attivisti della Flotilla in stato d’arresto. Qualcuno di loro risponde urlando «Free Palestine!»:
https://www.youtube.com/shorts/oljtO5vGrqE

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