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SOS Corbezzolo

Tempo di lettura: 2 minuti

Per gli amici toscani in zona Maremma segnalo una iniziativa interessante e ispirata alla conservazione della natura cui aderire con una buona idea per passare la prossima domenica; per tutti gli altri lettori meno in zona, la segnalazione vale come testimonianza di una buona pratica di integrazione tra organizzazioni ambientaliste, attivisti culturali, amministrazioni pubbliche per una causa che però è già persa sul piano giudiziario, ma sembra lasciare un grande spazio di pressione pubblica.

Si tratta della riapertura di una cava antichissima posta tra San Vincenzo e Castagneto Carducci pare addirittura risalente al periodo etrusco, che più recentemente, all’epoca della costruzione del duomo di Santa Maria del Fiore a Firenze, è stata risorsa per la fornitura di marmi ad uso del Brunelleschi (Firenze 1377–1446), ovvero uno dei tre grandi iniziatori del Rinascimento fiorentino con Donatello e Masaccio. La cava dismessa è stata riaperta da un cavatore senese negli anni ’60 che l’ha coltivata fino agli ’80, poi è stata nuovamente chiusa ad ogni attività.

L’attualità vede una iniziativa della locale Mdm Marmi di Maremma Srl e di Demetra Italia Srl, società di Massa attiva nel commercio all’ingrosso di marmi. Le due aziende si apprestano a riaccendere le attività della cava con tutte le conseguenze ambientali e logistiche di trasporto dei materiali, in una zona fragile e particolarmente preziosa per la natura intesa anche come risorsa turistica e ambientale. Queste però trovano l’opposizione dei cittadini, delle amministrazioni locali e della stessa Regione Toscana che è dovuta soccombere nella causa intentata dalle imprese sopra citate presso il Tar.
Tuttavia, una massiccia raccolta firme e affollatissime assemblee indette dai sindaci di San Vincenzo e Castagneto Carducci, sembrano impedire che sia detta l’ultima parola in favore della ripresa delle attività di coltivazione della cava situata nella zona denominata di Ortali e del Fosso delle dispense.

Tra le iniziative di opposizione, come detto, segnaliamo la passeggiata di domenica “SOS Corbezzolo” organizzata in concomitanza della 3° edizione del “Buskers Festival” a cura del Comune di San Vincenzo (LI) il 2, 3, 4 maggio nel territorio di San Carlo trasformato in un vero e proprio teatro a cielo aperto, tra musica e arte, teatro e laboratori, passando per giochi di prestigio e mercatini.
“SOS Corbezzolo” è un trekking per famiglie che si svolge proprio sui sentieri e nei boschi bellissimi che saranno stravolti dai trasporti pesanti del marmo estratto nella cava.
Sotto la locandina dell’iniziativa organizzata dal WWF Livorno e Legambiente della Costa Etrusca.

Sentito Stefano Gualerci, Vicepresidente WWF Livorno, ha dichiarato: «La riapertura delle cave ci preoccupa fortemente, questo intaccherà un’area a ridosso del “Sito di Interesse Comunitario” di Monte Calvi, che in questi decenni si è rinaturalizzato e che verrà sconvolto da lavori di cava e soprattutto dalla costruzione della nuova viabilità. Le attuali piste forestali dovranno essere più che raddoppiate per permettere ai pesanti mezzi di cava il trasporto del materiale. Tutto questo tra l’altro graverà sulla frazione sanvincenzina dell’Acquaviva, un piccolo quartiere che verrà travolto da un traffico a dir poco eccezionale! Inoltre rimane il problema della gestione delle polveri, degli scarti di cava, etc., il tutto in netto contrasto con la bellezza del territorio e la sua vocazione turistica ed escursionistica».

Approfondimento informazioni:
https://www.maremmaoggi.net/riapre-la-cava-di-marmo-che-amava-il-brunelleschi-san-vincenzo-in-rivolta/

Info San Carlo Buskers Festival:
https://www.sagretoscane.com/feste/li/san-vincenzo/san-carlo-buskers-festival.html
https://www.facebook.com/photo/?fbid=655219120815997&set=pcb.655219177482658

Raccolta firme, petizione:
https://www.change.org/p/fermate-la-riapertura-cava-del-romitorino-a-san-vincenzo-li

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