
I colori del Brasile
Quanto è stato scritto sul Brasile, sulla sua musica, sui suoi balli, sui suoi colori e sulla sua natura? Tanto, sia da autori brasiliani che da viaggiatori più o meno occasionali. Allora perché tornare su un argomento così noto? forse perché ognuno di noi pensa sempre di comprendere meglio degli altri le realtà che sono fuori dalla porta di casa oppure forse perché la gioia di aver vissuto un po’ di tempo in Brasile per una splendida occasione familiare è uno stimolo troppo forte.
I colori ti catturano, ti riempiono gli occhi e i brasiliani li adorano; passeggiando per le vie di Salvador de Bahia ti fissi sulle grandi gonne a palloncino bianche, azzurre, blu e rosse che le donne indossano come abito caratteristico e ci abbinano una quantità di fasce colorate per avvolgere i capelli che offrono pennellate di colore incredibili. Poi scendi lungo una delle strade centrali ed in lontananza sembra che abbiano acceso un piccolo caleidoscopio. Difficile da capire cosa possa essere ma man mano che ti avvicini un sorriso ti si apre sul viso: la cancellata di una seriosa ed antica chiesa è completamente ricoperta da strisce colorate annodate con i più diversi valori simbolici possibili: una tavolozza dove non manca nessuna tonalità e la casualità con cui la gente le ha annodate sull’inferriata si è trasformata in tocco d’artista.

Anche negli animali il colore la fa da padrone, nell’isola di Morro c’è una riserva in cui vive il Guaiamu’, un granchio grande come il pugno di una mano ma riconoscibile per il colore turchese del corpo e quando cammini nella riserva, è un continuo di lampi azzurri che sbucano dalla sabbia intorno a te, ti osservano per un attimo con quegli enormi occhi a palla e poi spariscono nuovamente nella tana sabbiosa.
Il capogiro ti viene però alle feste, quando le signore e le signorine che partecipano all’evento si presentano, ballano, si siedono o si avvicinano al bancone per bere qualcosa; sono tutte bellissime con i loro vestiti lunghi, rigorosamente lunghi che magari hanno affittato per quell’evento in uno dei tanti negozi specializzati. La cosa più importante però sono i colori, è un trionfo di sfumature messe in risalto da tutti i tessuti possibili purché siano di impatto: rossi, verdi, blu, arancio, rosa e così via senza alcuna preclusione, senza alcuna ritrosia o preoccupazione se possa essere un poco eccessivo: no, viva il colore e al prossimo evento prendo un abito di un altro colore tanto lo indossano sempre con gioia.
Parlare dei colori del Brasile senza fare un cenno ai colori della natura sarebbe imperdonabile e non serve una ricerca difficoltosa per trovare qualcosa di affascinante. Se ti affacci su una delle passerelle che costeggiano le cascate di Iguazù, ti trovi sotto i piedi la Garganta do Diablo (la gola del diavolo): un vortice d’acqua che si attorciglia in mille gorghi con un rumore assordante per poi precipitare a valle in una nuvola di spruzzi ma proprio lì l’acqua del fiume si presenta in tutto il suo splendore e ti offre un campionario di colori in movimento che ipnotizzano. Il fondale, le piogge, i riflessi del sole, il riverbero della nuvola di spruzzi, si impegnano a colorare il flusso turbinoso con tutte le varianti possibili dal verde all’azzurro, al bruno, persino al rossiccio e non c’è foto che possa renderti quelli che vedi.
Non solo l’acqua ti sorprende in Brasile ma anche la terra; a Canoa Quebrada si resta sorpresi a camminare con grande attenzione per non scivolare, in piccoli canyon tra le falesie che si presentano in riva al mare: queste falesie sono rosse, si rosso fuoco. Di giorno le vedi da lontano e lì per lì non ci credi ma è al tramonto che lo spettacolo diventa magico. Un rosso di terra che è difficile immaginare ma che con una buona foto si può ricordare.
Questa rapida carrellata non può lasciare fuori il mare e le sue magie colorate che sono talmente numerose e variegate che ci vorrebbero molti tomi per elencarle tutte ma mi piace ricordare la Duna do Sol a Jericoacoara, un luogo forse un po’ turistico, dove però si può vivere una esperienza interessante; da questa duna sul mare si gode uno splendido tramonto con tutti colori possibili che abbiamo visto molte volte in tanti tramonti sul mare ma c’è anche, in contemporanea, un altro spettacolo. Alle spalle della duna, dalla parte opposta del mare si apre una delle “lagoe” tipiche. Queste lagune di acqua dolce che si formano alle spalle delle spiagge sono interessanti e vengono vissute dai locali e dai turisti come luoghi di riposo e vacanza. Dalla Duna do Sol non appena hai finito di goderti i rossi fuoco del sole che si getta in acqua, ti giri e godi dei colori pastello della luna che intanto sta sorgendo dalle acque della lagoa. Il dio sole che ti ha protetto per tutto il giorno lascia il posto alla dea luna che ti proteggerà nella notte.


