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Le mossette di Giorgia non fanno ridere

Tempo di lettura: 2 minuti

L’ultimo talk show Di Martedì condotto sulla Sette da Giovanni Floris, era dedicato ai risultati elettorali in Sardegna. Aveva aperto con le immagini della premier Meloni che durante la sua campagna elettorale nell’isola, si era esibita in uno show fatto di mossette e parole studiate per irridere i partiti dell’opposizione.

Contemporaneamente la telecamera della Sette riprendeva in primo piano un ospite della trasmissione, il giornalista Corrado Augias, mentre osservava la Meloni. Di colpo l’espressione abituale gentile e sorridente dell’ospite si era trasformata in una mimica tipica di un’emozione improvvisa: sopracciglia incurvate e rialzate, rughe orizzontali sulla fronte.

Quella visione lo aveva realmente sbalordito e la sua prima reazione era stata: «Non può un rappresentante dello Stato comportarsi in quel modo».

È stato un commento simile a quello di tante altre persone che avevano assistito alla sceneggiata della premier. Tra queste probabilmente si contavano anche molti cittadini sardi che avevano seguito quel buffo comizio tenuto a Cagliari.

La Meloni, arrivata in Sardegna da sicura vincitrice, ne è ripartita con le pive nel sacco, cioè da sconfitta. Considerata una donna intelligente anche dai suoi avversari, ha sbagliato completamente la campagna elettorale nell’isola, deludendo molti dei suoi sostenitori che hanno scelto di dare il voto alla sua avversaria del centro sinistra Alessandra Todde.

Uno degli errori è stato quello di candidare alla presidenza della regione Paolo Truzzu, ex sindaco di Cagliari poco amato dai concittadini. Inoltre invece di dedicare i suoi comizi ai problemi della Sardegna ha sempre parlato dei successi del governo che presiede. Infine nei manifesti di propaganda appariva sempre il suo volto e non quello di Truzzu. Persino i giornalisti a lei fedeli hanno osato criticarla.

La destra ha perso per eccesso di sicurezza e per il fallimento del mito di “Giorgia l’imbattibile”, che dovrà fare i conti con i suoi alleati, Salvini in primis, il cui partito nei voti di lista ha ottenuto uno scarso 4%.

Questa batosta ha rimesso in moto i malumori della Lega in Veneto, dove molti vicini del presidente Zaia dicono: «Se alle europee prendiamo meno voti di Fratelli d’Italia, sappiamo chi è il responsabile». Potrebbe crescere il pericolo di una prova di forza tra i veneti con esiti imprevedibili per il carroccio.

I risultati del conteggio in Sardegna hanno portato il PD alla pari di Fdl, seppur menomato del 8,5% di voti della sinistra andati a Renato Soru. Questi aveva il dente avvelenato con i dem che lo avevano eletto presidente della regione nel 2004 e poi contribuito alla sconfitta dell’elezione successiva. A quei tempi il rigore contro la speculazione edilizia di Soru aveva infastidito anche molti ambienti del partito.

Link al video La7 citato nell’articolo: https://www.la7.it/intanto/video/sardegna-giorgia-meloni-fa-il-verso-alle-opposizioni-durante-il-comizio-oddio-22-02-2024-527777

Copertina: Giorgia Meloni in una espressione irridente

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