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Il film Mixed by Erry, un ritorno nella Napoli milionaria

Tempo di lettura: 2 minuti

Mixed by Erry di Sidney Sibilia è la storia vera dei tre fratelli Frattasio (Enrico-Erry, Beppe e Angelo) che da Forcella inondano il territorio prima locale poi nazionale di musicassette. Tutto comincia con la passione di Erry per la musica: vorrebbe essere un dj, ma si è mai visto un dj che viene da Forcella senza il look giusto e neanche un po’ di internazionalità? Così il ragazzo, che fa le pulizie in un negozio di apparecchi elettrici dove si vendono anche dischi (long play), decide di fare delle cassette per amici.

Ha gusto e successo e crea il business con i fratelli, uno ex venditore di sigarette di contrabbando e l’altro appena scarcerato. Le musicassette sostituiranno le sigarette su alcune bancarelle dei vicoli. Un prestito presso un usuraio, una notevole vincita al totocalcio dichiara invece Enrico Frattasio, danno il là a un business che pare inarrestabile.

Certo sono fortunati perché si troveranno a fare i conti con la criminalità organizzata solo di striscio; è il periodo in cui i clan sono impegnati a farsi la guerra. Devono però fare attenzione a un poliziotto solerte che, a differenza di altri, non chiude gli occhi sull’illegalità del loro business.

Quanto agli affari, come detto, vanno a gonfie vele, arrivano a produrre 60mila cassette al giorno e a diventare la prima “casa discografica” italiana col 27 per cento del mercato nei primi anni ’90.Il loro marchio Mixed by Erry, diventa un vero falso originale che verrà copiato.

Aiuta il business l’idea di Erry di inserire in coda ad ogni cassetta pezzi in sintonia con il gusto del cliente, che proprio come il “potrebbe anche piacerti” di Spotify inducono a nuovi ascolti e consumi. All’ascesa rapida seguirà una rovinosa caduta.
In una intervista Erry, che ora produce scatole, dichiara che sono stati i primi in Europa a pagare per un reato che ai tempi non esisteva: la pirateria. Inoltre, a Forcella fare cassette piratate non sembrava grave, tant’è che i poliziotti durante le operazioni di droga lo vedevano impegnato a registrare e lo lasciavano in pace.

Complessivamente il film è godibile, con qualche stereotipo e macchietta di troppo. Talvolta sembra che abbia una visione romantica dei bei tempi dell’analogico e della gioventù e che in qualche modo questo attenui il giudizio sulla pirateria. Inoltre, Mixed By Erry rispetto agli altri film di Sibilia (Smetto quando voglio, L’isola delle rose) mostra una pervasività dell’illegalità nella Napoli dei tempi che pare impossibile agire in modo legale.

Nel film si vedono solo contrabbandieri, usurai, camorra e piccoli truffatori e anche quando appare un uomo d’affari milanese, non è del tutto pulito. Di certo i fratelli non si pongono problemi sulla loro attività. Creano un’impresa che dà lavoro a molti abitanti del quartiere, pare cento, e guadagnano e questo basta. Il regista smentisce di aver avuto un occhio benevolo ricordando che le proprietà intellettuali vanno rispettate e che Mix by Erry ha fatto danni veri.

Forse quello che Sibilia ha ottenuto è aver fatto prevalere l’intrattenimento mettendo in secondo piano altri aspetti della storia come la possibilità di una realizzazione legale anche nella Napoli degradata. I fratelli Frattasio non sono degli eroi sebbene abbiano veicolato a prezzi popolari la musica a un’enorme massa di persone. Lo hanno fatto e potuto fare perché non hanno rispettato le regole e hanno incassato molto denaro.

Trailer del film Mixed By Erry: https://www.youtube.com/watch?v=df7M88W4GcY

Foto: I fratelli Frattasio in un frame del Film

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