La donna più bella del mondo
Lo scorso fine settimana ho seguito la raccomandazione che Patrizia Zelioli ha lanciato da queste pagine (https://ilresto.eu/artecultura/la-forza-delle-donne-del-dopoguerra/) e sono andato al cinema rimanendo strabiliato per il finale del film di Paola Cortellesi. Ho pensato: solo una donna può unire con tanta forza e armonia sentimenti delicati, sofferenza profonda e passione sfolgorante per i diritti civili. Durante la settimana, forse perché la Cortellesi ha lo stesso nome di mia moglie che anche lei non è donna da poco, procedendo nei ragionamenti, sono arrivato alla conclusione che dovremmo tutti diffidare il genere maschile dall’intraprendere qualsiasi percorso che abbia a che fare col futuro del mondo: gli uomini non sono in grado! Se cercate delle prove, le trovate nell’attualità del pianeta caldo, sporco e insanguinato.
Con queste premesse ora vi racconto una bella storia femminile. E anche questa… la dice lunga!
Aveva 18 anni e due carriere straordinarie davanti a se. Protagonista del film Ecstasy di produzione Cecoslovacca, comparve completamente nuda simulando un orgasmo. Era il 1932. Grande lo scandalo mondiale che mobilitò pure il Vaticano. La giovane, bellissima, si chiamava Hedi Lamarr, ebrea viennese con una passione per la tecnologia e una per le arti interpretative. Il nome in realtà è pseudonimo di Hedwig Eva Maria Kiesler. In seguito, per allontanarsi dalle sgrinfie naziste, andò a Hollywood divenendo in breve una grande diva che molti definivano come il titolo di questo articolo. Fu protagonista in venticinque film recitando con i più famosi attori dell’epoca, fra cui Spencer Tracy, Judy Garland, Clark Gable e James Stewart.
L’anniversario della sua nascita che avvenne il 9 novembre 1914, è celebrata in Austria e Germania come la giornata dell’inventore. Strano? No davvero. Ecco perché: già studentessa di ingegneria a Vienna e con spiccate propensioni per le invenzioni fin dalla prima infanzia, in America in collaborazione con il compositore George Antheil, avendo in comune con lui il desiderio di contribuire alla lotta contro il nazismo, elaborò un sistema di guida dei siluri impossibile da intercettare dal nemico, perché ispirato a un principio musicale. Funzionando su ottantotto frequenze, l’equivalente dei tasti del pianoforte, era in grado di far saltare i segnali di trasmissione tra le frequenze dello spettro magnetico.
Il geniale sistema, manco a dirlo, fu ignorato dalla Marina statunitense impegnata nella seconda Guerra Mondiale. Me le vedo le facce di quei maschi gallonati mentre vagliano il progetto… tuttavia, l’idea fu ripescata quasi vent’anni dopo durante la crisi di Cuba, per diventare base tecnologica di quel settore bellico. Ma non solo: il sistema permise lo sviluppo di tutte le tecnologie di comunicazione satellitare GPS fino alle nostre attuali applicazioni delle connessioni senza fili che chiamiamo WiFi.
Eppure, alla bella e geniale Hedi Lamarr nessuno riconobbe mai un dollaro per la sua invenzione così femminile da unire ingegneria e rigo musicale. Solo nel 2014 fu inserita nel National Inventors Hall of Fame statunitense, dopo che, pochi anni prima, nel 1997, arrivarono i tardivi riconoscimenti ufficiali dei suoi meriti con l’assegnazione del Pioneer Award.
Questa donna meravigliosa che come attrice dichiarò ironicamente «Qualunque ragazza può essere affascinante. Basta restare zitta e sembrar stupida» all’assegnazione del Pioneer Award con cinquant’anni di ritardo, usò una espressione più laconica «Era ora!»
Copertina: immagine di Hedi Lamarr, la donna più bella del mondo (Vienna, 9 novembre 1914 – Altamonte Springs, 19 gennaio 2000)