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L’audacia della gentilezza

Tempo di lettura: 3 minuti

Non mi appassiono alle ricorrenze tematiche mondiali, tuttavia, avendo citato la settimana scorsa La giornata dell’inventore in Austria e Germania dedicata a Hedi Lamarr, mi concedo un bis questa settimana in cui si è celebrata, il 13 novembre, la Giornata mondiale della Gentilezza. Confesso che su questo tema ho sensibilità personali avendo creato nei primi anni 2000 e animato per una decina d’anni una associazione che si chiamava Essere Gentile che realizzava nella città di Verbania, progetti culturali e sociali che trovavano sempre – e anche sorprendentemente – larghi successi di pubblico grazie alla creatività, il divertimento e l’intensità dei membri dell’associazione.

Guardando la prima pagina di un giornale quotidiano, tra aggiornamenti di guerra, atrocità nel mondo e, più modestamente in Italia, bullismi ministeriali e aggressioni ignoranti in declinazione degli sessi… evitando di accennare alla nostra cronaca nera, vien da dire: ma, davvero vogliamo parlare di gentilezza? E’ possibile?
La risposta forse è: la gentilezza è la nostra ultima speranza!

Per dire, Wikipedia la sintetizza così: “La gentilezza è un comportamento rispettoso, riconoscente e benevolo, caratterizzato da atti di generosità, considerazione, assistenza o preoccupazione per gli altri. È considerata una virtù in molte culture e religioni, e appare in varie teorie sulla personalità come tratto o fattore essenziale”.
Dunque la gentilezza nulla ha a che fare con le buone maniere affettate e con l’ipocrisia di dire il contrario di quello che si sente in animo. Proprio l’opposto: essere gentili per rispetto di sé prima ancora dell’altro; la verità (anche in versione franchezza)come unica via di comunicazione possibile per crescere insieme con le nostre relazioni personali. E ancora, la gentilezza in chiave generosità porta appagamento e serenità in chi la pratica più che in chi la riceve.

Se pensiamo in viceversa di quanto abbiamo appena detto, ecco che torniamo alla nostra buia attualità con tutti i mali del mondo. La nostra piccola fiammella luminosa può fare la differenza prima di tutto nella nostra vita con scelte gentili: dall’alimentazione alla nostra cura; dal nostro camminare osservazione nel mondo, alla ‘manutenzione’ del nostro mondo interiore; dalla gratuità del nostro fare e del nostro essere, puliti, rispondendo primariamente a noi stessi. Dalla scelta con cura delle nostre parole, alla serenità di frequentare il nostro silenzio con il sorriso sulla bocca anche se nessuno ci sta guardando.

Concludo questa mia piccola celebrazione della gentilezza con alcune citazioni preziose che è bene tenere nella mente e soprattutto nel cuore.

“Dunque tocca a noi. E’ una scelta nella vita di ognuno: prendere la strada dell’egoismo e della prepotenza, o imboccare la via della solidarietà e della gentilezza. In questo momento così pericoloso della storia umana, la gentilezza non è un lusso, ma una necessità. Solo se ci trattiamo un po’ meglio tra noi, e se trattiamo un po’ meglio il nostro pianeta, possiamo sperare di sopravvivere”.
Piero Ferrucci – “La forza della gentilezza” – Mondadori Oscar Saggi

“Può trattarsi di un sorriso, di un gesto amichevole, di un atto di generosità: in ogni caso, significa che abbiamo dimenticato noi stessi per mettere i bisogni degli altri davanti ai nostri. Siate gentili, quando è possibile. E in ogni momento è possibile”.
Dalai Lama – “Sulla gentilezza” – Solferino Editore

“La gentilezza non c’entra nulla con le buone maniere, né con l’essere miti, ma disegna un nuovo modello di uomo civile, che accetta il conflitto e lo pratica secondo regole, in una dimensione audace e non distruttiva. Per questo la gentilezza, insieme al coraggio, diventa una dote dell’intelligenza, una virtù necessaria a trasformare il mondo. E contrastare tutte le forme di esercizio opaco del potere diventa un’attività sovversiva, che dovrà definire l’oggetto della nostra azione, della nostra ribellione”.
Gianrico Carofiglio – “Della gentilezza e del coraggio. Breviario di politica e altre cose” – Feltrinelli

“La gentilezza è un antidoto contro alcune patologie delle nostre società: contro la crudeltà, che purtroppo si può insinuare come un veleno nel cuore e intossicare le relazioni; contro l’ansietà e la frenesia distratta che ci fanno concentrare su noi stessi e ci chiudono agli altri”.
Papa Francesco – Omelia per il tradizionale Te Deum 31 dicembre 2022

Copertina: Foto di Gaertringen da Pixabay

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