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Natale, festa d’amore per se stessi

Tempo di lettura: 3 minuti

In prossimità del Natale si parla di amore. Giusto. Se poi sei credente, cristiano, il Natale è la celebrazione più alta del dono di Dio agli uomini che da quel Natale hanno ricevuto il supporto divino, fattosi uomo, per essere, appunto, uomini migliori.

A Natale siamo tutti più buoni, è più facile. E’ più facile sorridere, e fare gli auguri, anche se non si è credenti. E’ la celebrazione dell’amore universale. Ricordate quanto accaduto esattamente 110 anni fa, il 25 dicembre 1914, sul fronte francese, nei pressi di Ypres? Lì avvenne qualcosa di assolutamente impensabile: inglesi e tedeschi sospesero i combattimenti per festeggiare insieme il Natale. E la notizia, nonostante la censura, fece il giro del mondo tra le trincee della Prima guerra mondiale.

Ai miei lettori per questo Natale faccio due proposte.
La prima: dedicare tanto amore a se stessi, in prima persona. Noi siamo per noi stessi la persona più importante del mondo. Se non sappiamo amarci, non siamo capaci di amare gli altri. Ma su questo, con l’occasione, è bene fare un poco di chiarezza perché il malinteso è pericolosissimo.

Una cosa è volersi bene, altra, molto diversa è il narcisismo. La prima migliora il nostro senso di realtà e concretamente ci aiuta a costruire ponti verso le tante umanità che abbiamo intorno. Il secondo, invece, è un modo chiuso, sordo e cieco di essere in mezzo all’umanità come se quella posizione – nel mezzo – fosse l’unica cosa che conta. Certo, anche essere nel dare amore senza consapevolezza o con un eccesso di sentimentalismo che oscura il sentimento sano verso se stessi è un errore.

Dobbiamo quindi riconoscere le differenze, come le ha spiegate bene il teologo laico Vito Mancuso in un bellissimo recente articolo su La Stampa: «Per essere compreso nella sua essenza il mito di Narciso richiede di venire accostato al mito di Eco. Narciso ed Eco rappresentano infatti i due estremi dell’amore: l’amore di sé che ignora completamente l’altro, e l’amore dell’altro che ignora completamente sé. Qual è la forma peggiore?»

L’amore è infine una simmetria meravigliosa che proprio Gesù ha sintetizzato in un comandamento perfetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Infatti non puoi amare gli altri se non sai amare te stesso. Ed è proprio questo che ti invito a fare questo Natale. Magari ricordando un episodio dell’infanzia, della gioventù, o anche più recente, nel quale ti sei giudicato, o vergognato, o irrimediabilmente condannato alla tua pochezza. A Natale puoi perdonarti, comprenderti, amarti nella tua umana pochezza.

Massimo Recalcati, psicoanalista e saggista, inquadra bene il narcisismo dal quale guardarci: «La cultura del successo individuale e del principio di prestazione rende difficile l’elaborazione del fallimento e dello scacco e stimola la nascita di rapporti rifugio, adesivi, simbiotici, di nicchie narcisistiche separate dal mondo, delle specie di “reinfetazioni” fantasmatiche, riparo da una realtà precaria, minacciosa, spaesante…» mentre Aristotele ci aiuta a riconoscere la cura per noi stessi in un quadro sociale sano e proficuo: «Tutti i sentimenti di amicizia nascono dal rapporto di sé con se stesso e in seguito si estendono anche verso gli altri. È soprattutto con se stessi che si è amici, perciò bisogna amare soprattutto se stessi».

Ma io ho promesso due proposte, ecco la seconda, purtroppo valida solo per chi ha Netflix o forse anche qualche altra piattaforma. Il giorno di Natale, in solitaria o in compagnia affettuosa, guarda il film “Non così vicino” (Titolo originale “A Man Called Otto”) è un film del 2022 diretto da Marc Forster con protagonista e produttore un fantastico e scorbutico Tom Hanks. Il film è l’adattamento cinematografico del romanzo del 2012 “L’uomo che metteva in ordine il mondo” scritto da Fredrik Backman.
Non te lo sto a raccontare, ma fidati! La storia, che non è per nulla natalizia, è una sorta di miracolo di Natale nel quale un uomo che ha validissime ragioni per essere chiuso, arrabbiato e stufo di vivere, scopre proprio nella quotidianità umana e nella parte luminosa del suo vissuto passato, le ragioni per vivere e morire felicemente.

Trailer del film “Non così vicino”:
https://www.youtube.com/watch?v=vf1WCkK3hBI

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