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Qualità profonde delle Parole inafferrabili

Tempo di lettura: 3 minuti

Le parole spesso sono generiche e quindi indeterminate perché danno un significato più ampio a elementi che hanno caratteristiche comuni. Come se rispettassero un minimo comune denominatore: la scarpa che accomuna sandali, stivali, pantofole perché si calzano i piedi o la penna che mette insieme biro, stilografica per scrivere con inchiostro ecc.

Con gli aggettivi, che indicano una qualità, anche le parole generiche riescono ad esprimere una particolarità: le scarpe comode, la penna blu…

Oggi spesso si usano aggettivi “trendy”, di tendenza, che tuttavia danno significati difficili da afferrare ma che esprimono quelle qualità che fanno la differenza e rappresentano a volte caratteristiche, spinte, nicchie o innovazioni che creano nuovi ambiti con grandi potenziali sul presente e sul futuro.

Nel mio precedente articolo, avevo proposto alcuni aggettivi che descrivono qualità molto ricercate attualmente nei percorsi di scienza e tecnologia in un mondo incerto e complesso: anticipativo/a, catalitico/a, dirompente/a, adattabile, incerto/a, perfido/a, ambiguo/a, instabile, generativo/a.

Nel mio piccolo sondaggio online, il mio piccolo “Oracolo”, ha avuto come esito: generativo/a (democratizziamo anche per l’intelligenza artificiale e usiamo generativǝ con la schwa (ǝ).

Quanto è profondo il mare!!!

Generativǝ è un aggettivo che si ama usare sia in contesti naturali che in quelli artificiali. Il significato è chiaro è “Atto a generare” (lo dice la Treccani Online https://www.treccani.it/vocabolario/generativo/). E’ usato in biologia come in tecnologia.

Il significato è però diverso quando si parla collegandolo all’artificiale o al naturale. (L’artificiale è un prodotto per la maggior parte dell’uomo, mentre il naturale… va da sé, è in natura. Gli approfondimenti e le differenze li fanno poi i filosofi!)

Parlando di generativǝ collegato per esempio al “linguaggio naturale”.

Il linguaggio naturale umano è generativǝ perché è in grado di creare un numero infinito di frasi a partire da un insieme finito di regole e di segni. infiniti significati con pochi segni e poche regole.

Il linguaggio naturale descrive concetti, sentimenti, paesaggi, fantasie che sono compresi dall’umano anche senza conoscere completamente le parole o frasi. Nel naturale, gli esseri umani parlano ma soprattutto sono in grado di comprendere anche frasi mai udite prima.

Questa generatività nell’umano, a parere di Chomsky, un filosofo, linguista e scienziato cognitivista, è collegata a conoscenza implicita, inconscia che viene dall’uso dell’intuizione, ed è innata, trasmessa biologicamente e acquisita dall’ambiente esterno.

Quindi la generatività del linguaggio naturale umano è frutto di biologia, fisiologia, sviluppo neuro-cognitivo e tanti altri fattori tra loro integrati.

Il linguaggio naturale nel mondo artificiale, intendo quello prodotto dall’intelligenza artificiale quello per intenderci di chat GPT (Trasformatore Generativo Pre-addestrato) è anch’esso generativǝ perché produce potenzialmente infiniti testi, disegni, immagini e musica attraverso modelli linguistici addestrati ad auto-apprendere.

L’artificiale usa il prodotto dell’umano, per esempio i testi fatti da parole e sintassi, o altre espressioni del linguaggio naturale umano come la musica o il disegno, li studia e li replica con automatismi sofisticati, ma con la capacità di velocizzare, migliorare, e affinare la produzione, senza avere, al momento, la capacità di evolvere, di scegliere altrimenti, di trasformarsi.

Impara a simulare una tecnica pittorica di Kandisky, dei pattern di sassofono jazz con lo stesso stile di Dave Brubeck o emula un testo alla Stephen King (di seguito ve ne do un esempio).

La differenza nella generatività tra i due linguaggi fa la profondità dell’integrazione che nell’artificiale sta nella quantità e varietà di dati esistenti e nel naturale in un corpo. Corpo umano che è infinitamente diversificato e complesso.

Generare con?

Al momento, la generatività del linguaggio naturale dell’uomo ha algoritmi sconosciuti al linguaggio artificiale generativǝ e probabilmente non è replicabile per estrema complessità, interdipendenza e insufficienti o mancanti conoscenze. Lavorano con principi diversi.

Quindi collaborare in modo complementare può aumentare il potenziale umano. Processi lenti, profondi e integrati per l’uomo e veloci e puntuali per l’artificiale.

Qui di seguito un bel sito che racconta come avere eticamente uno stile di scrittura di famosi autori senza plagio o violazione del diritto d’autore. L’intelligenza la dobbiamo mettere noi.
https://www.youtube.com/watch?v=PuIE-v-d8co

E un augurio di Buon Compleanno a Riccardo che mi ha ispirato questo articolo. E’ in linguaggio musicale nello stile di 13 compositori classici rigorosamente emulati di Chat GPT.
https://www.youtube.com/watch?v=utvhon1epgo

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