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Il Giallo entra a scuola con tre delitti

Tempo di lettura: 3 minuti

A scuola non si muore di Gaja Cenciarelli è un giallo ambientato in una scuola superiore di Roma. È un istituto in periferia, l’umanità che lo popola è variegata, per qualche docente eccessivamente variegata, ed è tutto un pulsare di desideri, sentimenti, aspirazioni.

Non è il primo libro della Cenciarelli dedicato alla scuola, intesa come istituzione e comunità, anzi questo può sembrare il sequel divertente di Domani interrogo, premio Alvaro Bigiaretti 2023. Ci sono sempre Ferzetti, Sofia, Tarek, Bolivia, Flavia, Marco, i protagonisti di una istituzione in cambiamento, in difficoltà ma ricca di una umanità composita che chiede di essere ascoltata e rispettata.

Un giorno lo studente Francesco Ferzetti passando davanti a un’aula, mentre si reca in bagno, si accorge che a terra c’èil cadavere del vicepreside Giuliano Colagrossi. È stato ucciso con un proiettile e gli sono state amputate le mani. Sulla parete sopra di lui la scritta Dies probabilmente tracciata col sangue e sulla sua camicia il numero 1.

Tornato in classe sconvolto, il ragazzo riferisce all’insegnante di inglese, Margherita Magnani. Dalla reazione della professoressa e della classe capiamo immediatamente lo speciale legame che ha con i suoi studenti.

La Magnani è scioccata, come tutti, una volta considerava il vicepreside un amico.

Negli ultimi tempi, però, i rapporti si erano guastati: Capogrossi l’aveva criticata pubblicamente, nel collegio docenti e in classe sostenendo che non è una buona docente perché dà troppa confidenza ai ragazzi.

Pian piano si scopre che Capogrossi reggeva la scuola (la Preside è una figura inconsistente) in maniera gelida, opportunista, priva di empatia nei confronti dei ragazzi soprattutto dei più fragili con cui usava metodi poco ortodossi, per nulla inclusivi e se ne infischiava della privacy.

La polizia indaga, la Magnani amante della verità, della giustizia e del cinema, pure. La professoressa ha l’ossessione per alcuni film che rivede e rivede come Io ti salverò e Profondo rosso. inoltre è una fan di tutte le serie del Tenente Colombo e cerca nella sua cultura cinematografica alcune chiavi per affrontare il caso (Dies sarà inglese o latino?).

Anche gli studenti non fanno che cercare moventi e vagliare possibili assassini. La Magnani non si dà pace, perché da alcuni colleghi, dopo la strigliata pubblica di Capogrossi nei suoi confronti, è ritenuta l’autrice del delitto. E i suoi studenti la difendono e proteggono, perché è un’insegnante che li rispetta, anche se non condivide tutto ciò che fanno.

Le indagini sono una pratica collettiva, a cui la professoressa partecipa alla maniera del tenente Colombo, cioè svagata e attenta allo stesso tempo, bevendo grandi tisane di zenzero e curcuma per tenere a bada i sintomi che, da buona ipocondriaca, accusa quotidianamente.

Gran parte delle indagini del gruppo scuola si svolgono nei bar vicini all’istituto, il Barnout e il Bar Barossa, satelliti del mondo scolastico. E luoghi ricchi di umanità.

Due altri delitti. Senza dimenticare le lezioni su Wilde o la Woolf, le indagini si protraggono anche perché al primo morto se ne aggiungono altri due: il professor Taranta e la Professoressa Croci Depalo. Per loro ci sono due nuove scritte sul muro: David (Taranta si chiamava Davide) e Sibylla e di nuovo sorge un dubbio a Margherita e ai ragazzi: sarà inglese o latino?

Guarda caso sono entrambi docenti che hanno avuto scontri con Margherita Magnani e che la ritenevano l’assassina del vicepreside. Questo fa sentire la professoressa particolarmente nel mirino della polizia. Inoltre, da single, non ha neppure nessuno che possa confermare i suoi alibi. In tutti e due i casi era a letto dopo una tachipirina, dopo uno dei suoi film prediletti e col cellulare staccato.

La soluzione sarà collettiva, frutto della socializzazione di indizi, suggestioni cinematografiche e letterarie di una comunità educante. Lo sguardo dell’autrice è di profondo amore e rispetto per l’istituzione scuola, per le ragazze e i ragazzi che ne sono il cuore, perché “la scuola è ovunque ci sia un ragazzo”.

Gaja Cenciarelli è una scrittrice, una traduttrice e un’insegnante di lingua e letteratura inglese.


Ultim’ora – Premio Strega 2024: Con L’età fragile (Einaudi) Donatella Di Pietrantonio vince la LXXVIII edizione del Premio.
Il libro è stato qui recensito da Patrizia Zelioli il 6 gennaio 2024:
https://ilresto.eu/artecultura/leta-fragile-di-una-donna/

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