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Nuvola

Tempo di lettura: 4 minuti

Una nuvola si affacciò sulla terrazza di un campo sportivo, di sera, in una fresca giornata di marzo; si mosse lentamente, pigramente poi guardò lontano. Fissò il cielo che si stava scurendo, limpido e pulito come per annunciare la nuova stagione ma ancora con le spalle cariche della pioggia e della neve che aveva dovuto sopportare fino a quel momento. La nuvola era tranquilla, qualche curva della sua forma col tempo si era un po’ indurita ma era ancora molto elegante e leggera e… cominciò a ricordare.

Era un giorno molto bello, alla fine di ottobre: l’aria quasi tiepida, la luce splendente, il cielo nitido, lassù.

Si vide spuntare dietro il campanile della basilica una lieve e candida piccola nuvola; era morbida e leggera e si muoveva con semplice eleganza nel cielo tanto azzurro quanto limpido. Da terra sguardi sorpresi si volsero verso l’alto ma in pochi attimi alla sorpresa si sostituì una sensazione di ammirazione, quasi di incredulità per l’eleganza della forma della piccola nuvola. Si, era veramente sorprendente.

Appena la nuvola rallentò sopra al battistero della basilica, da dietro l’obelisco si mosse un refolo di vento, snello ma robusto e si avviò verso la nuvola. Non era un vento impetuoso e quindi si accostò con dolcezza alla nuvola e le girò intorno con delicatezza per non arruffarla.

Chiameremo la nuvoletta Nuv ed il refolo Ref.

Nuv e Ref stettero per qualche minuto a sorvolare il battistero guardandosi e sfiorandosi molto delicatamente ma qualcosa indicava che non doveva essere la prima volta che si incontravano; da terra nessuno sentì cosa si dicevano, ammesso che si stessero dicendo qualcosa.

D’improvviso si fermarono, un attimo… lungo, pieno di intesa tra i due, importante, almeno così sembrò da giù. Poi Nuv e Ref si guardarono fissi e si mossero insieme verso il mare fluttuando nel cielo terso dove nessuno poteva disturbarli.

Il viaggio fu lungo ed anche un po’ faticoso ma ciò che scorreva tra loro lo rese comunque meraviglioso; panorami incantevoli, mare infinito con tutte quelle piccole automobili viste dall’alto che somigliavano a formiche in fila su strani percorsi grigi. Che giornate indimenticabili furono quelle giocando fra i dirupi delle calette o sfiorando l’acqua del mare vicino a spiaggette deserte dove si poteva arrivare solo dall’alto come loro oppure a piedi attraverso lunghe passeggiate o in barca dal mare.

Il tempo passò rapido ma purtroppo dovettero rientrare, li attendevano la Regina delle Nubi ed Eolo il dio dei venti: la vita continuava.

Qualche tempo dopo Ref avvicinandosi a Nuv vide che dietro di lei c’era un alito di vento lieve ed incerto nel movimento in cielo; immediatamente sentì una gioia immensa circondarlo, cominciò allora a svolazzare, quasi a turbinare intorno a Nuv e a quell’alito e non riusciva a fermarsi, correva, saltava. Finché Nuv lo fece fermare ed insieme si misero attorno al piccolo alito.

Il tempo passò, con Nuv che riceveva continui compiti dalla Regina delle Nubi e fu obbligata a spostarsi in giro insieme a gruppi di nuvoloni, alcuni dei quali grigi, sgraziati e talvolta sgradevoli, ma così è la vita e dovette pure sopportare spintoni e scrosci di pioggia.

Ref invece fu spedito da Eolo in giro per il mondo a soffiare in posti strani e sperduti, qualche volta da solo altre volte con altri venti, per poter crescere ed imparare come si doveva soffiare sul mare, in montagna, al lago o sulle colline; Ref imparò presto e bene anche se qualche volta dopo il suo turno, si fermava completamente esausto e pensava a Nuv ed al loro piccolo alito.

Ref tornò da molto lontano e, come al solito, trovò il piccolo alito che gli corse incontro e lui lo fece volteggiare pieno di gioia. Poi si avvicinò dolcemente a Nuv e le girò intorno con leggerezza e con i polmoni di nuovo aperti e pieni di aria fresca e profumata: finalmente erano di nuovo insieme.

Un giorno Nuv decise di andare dalla Regina delle Nubi per parlarle e le spiegò che era stanca di fare la nuvoletta, riceveva solo compiti non sempre di soddisfazione ed in realtà non voleva diventare grigia e piena di pioggia come molte delle altre nuvole con cui divideva il lavoro. Le disse quindi che voleva dedicarsi al suo piccolo alito. La Regina delle Nubi non fu molto contenta poiché Nuv era brava e svolgeva bene i compiti che le aveva assegnato ma anche lei aveva due principini cui teneva molto e capiva perfettamente cosa intendesse Nuv e così accettò la richiesta e lasciò Nuv libera.

Nuv corse da Ref e girarono in tondo a lungo per festeggiare la ritrovata libertà di Nuv ed anche il piccolo alito, che nel frattempo era diventato Brezza tanto era cresciuto, fu felice e con Ref avvolsero Nuv in un turbine di gioia ed allegria.

Nuv cominciò a spostarsi da sola secondo le sue preferenze, lascio da solo Brezza che ormai poteva cavarsela senza problemi, e girò per assecondare la sua curiosità.

Che grande sorpresa fu per Ref, tornando da uno dei soliti viaggi, quella di vedere accanto a Nuv e a Brezza un altro venticello leggero ed incerto; era tanto esile che sembrava un soffio di vento ma era così delicato e tenue: la gioia fu ancora una volta straripante e Ref ricominciò a volteggiare intorno a Nuv come la prima volta.

Il tempo passò inesorabile ma Nuv e Ref rimasero sempre vicini e si presero cura di Brezza e di Soffio che crebbero bene ed in fretta, forse anche troppo in fretta. Brezza incontrò un’altra nuvoletta, se ne andò con lei e anche loro dopo un po’ ebbero la gioia di trovare ben tre batuffoli vicino a loro. Erano così teneri e morbidi e si affezionarono subito a Nuv e Ref.  Anche Soffio andò via con una nuvoletta ma lui doveva ancora crescere un po’ ed imparare a fare il suo mestiere, quindi decise che era meglio andare a studiare invece che da Eolo da The King of the Winds.

Nuv e Ref rimasero ancora vicini perché anche Ref aveva detto ad Eolo che si era stancato di soffiare in giro ed ora voleva spendere il suo fiato solo per momenti gradevoli e dolci accanto a Nuv.

Fu così che avvenne che Nuv si fermò sulla terrazza del campo sportivo in quella serata di marzo e festeggiò il suo compleanno insieme a Ref, a Brezza, a Soffio e a qualche altro venticello e nuvoletta che conosceva da tempo e… fu veramente felice.

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